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Psicoterapia Pluralistico Integrata

Svolgo attività clinica di consulenza psicologica individuale e di gruppo applicando il Modello Pluralistico Integrato, che prevede l’utilizzo di tecniche appartenenti a più approcci. Il mio modo di lavorare con il cliente è dunque flessibile e costantemente alla ricerca di una prospettiva adatta alle esigenze della persona, costruito su misura, con l’obiettivo di accrescere le sue potenzialità globali al di là degli aspetti che essa stessa porta come difficoltà e/o sintomi.

 

La Psicologia Umanistico Integrata infatti si basa su di un approccio centrato sulla persona nella sua unicità e nella sua interezza. Tale approccio consente di progettare e realizzare trattamenti “confezionati su misura”, adattando la metodologia alle specifiche caratteristiche soggettive di ogni cliente. Significa inoltre selezionare e scegliere progressivamente le tecniche più appropriate per rispondere con efficacia ai bisogni di chi si ha di fronte. Può essere intesa dunque come una modalità di intervento sartoriale, sufficientemente flessibile e puntualmente personalizzata nei vari stadi evolutivi del percorso di cambiamento.

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Scopo di ogni psicoterapia è quello di rendere attuale la capacità di autoguarirsi che ogni individuo possiede.

(Peter Schellembaum)

Lo scopo della psicoterapia individuale è non solo l’alleviamento dei sintomi e del malessere che l’individuo dichiara di vivere, ma, soprattutto liberare e sviluppare tutto il potenziale creativo della persona.

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La terapia è il percorso per rendere la persona più capace di autosostegno. Diventa l’occasione per il cliente di esplorare la propria realtà, di dare qualità alla propria vita e di assumersi pienamente la responsabilità della propria esistenza.

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È utile a far riprendere alla persona in difficoltà il contatto con il suo mondo emotivo, rendendola consapevole delle proprie capacità e delle proprie mancanze e facendole assumere la responsabilità del proprio sentire.

 

​Il compito del terapeuta è quello di accompagnare la persona che sceglie di intraprendere una psicoterapia a riconoscere la sua storia, ad accettarsi nel suo modo di essere e ad affrontare la vita con tutte le sue difficoltà, annientando le illusioni e rendendolo più vivo.

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Come sottolineato da Polster E. e Polster M.. (1986): “Il terapeuta è un essere umano in piena consapevolezza e interazione”. Non è di cambiare, modificare, trasformare, sistemare o curare il paziente, bensì di aiutarlo a far venire fuori, in superficie, la sua capacità e la sua forza già esistente nel suo mondo interiore. Il problema del paziente consiste nel suo sentirsi e concepirsi bloccato, immobile, incapace di reagire, inadeguato. Si accompagna, così,  la persona a tirare fuori la sua creatività per conseguire l’unico scopo importante ovvero migliorare la sua qualità di vita.

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Il terapeuta non ha il potere di trasformare l’altro, quello che può fare è aiutare la persona che ha di fronte a funzionare meglio, godersi di più la vita e sentirsi più autentico ed in grado di riorganizzarsi creativamente ogni volta.

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